Membro del Council of editors of psychoanalytic journals
Alberto Lorenzini

Quasi trent’anni fa, precisamente nel 1978, fu fondato a Roma l’Istituto di Psicoanalisi della Relazione, che nel 1985 prese il nome attuale di SIPRe, Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione.
La rivista del gruppo, Ricerca Psicoanalitica, è nata nel 1990 e nel 1999 si è data il sottotitolo di Rivista della Relazione in Psicoanalisi.
Ma che cos’è la psicoanalisi della relazione? Più che una scuola, è una corrente che anima la psicoanalisi contemporanea, nata, principalmente, dalla confluenza di tre grandi scuole: 1) la psicoanalisi interpersonale che si sviluppò in America nel dopoguerra, grazie all’opera e all’incontro dei dissidenti Harry S. Sullivan, Eric Fromm e Karen Horney; 2) la scuola delle relazioni oggettuali che si sviluppò in Gran Bretagna più o meno nello stesso arco temporale, a partire dall’opera di Melanie Klein e poi arricchendosi dei contributi di Donald W. Winnicott, Ronald D. Fairbairn e Harry Guntrip; 3) la psicologia del Sé, creata di nuovo in America negli anni ‘70 da Heinz Kohut. Fu Stephen A. Mitchell il principale promotore di questo molteplice incontro fra scuole o meglio il sostenitore dello spirito comune che le anima e che consiste nel riconoscimento che sono le nostre relazioni con gli altri e con l’ambiente che ci circonda a svolgere un ruolo primario nel formare e nel condizionare la nostra struttura psichica.
Mitchell è prematuramente scomparso e attualmente è Lewis Aron il principale teorico della psicoanalisi relazionale, ma è anche vero che sono moltissimi gli autori di rilievo che si riconoscono attualmente in questo movimento. Infatti, è sufficiente scorrere l’editorial board di Ricerca psicoanalitica per incontrare molti nomi noti, come Neil Altman, George E. Atwood, Lewis Aron per l’appunto, e poi Beatrice Beebe, Bernard Brandchaft, James L. Fosshage, Pier Franceso Galli, Irwin Hirsch, Edgar Levenson, Hal Sampson, Robert D. Stolorow, Joseph Miss e tanti altri ancora.
Così dice Robert D. Stolorow in una sua recensione: “Ricerca Psicoanalitica pubblica articoli degli autori di maggior spicco della psicoanalisi relazionale. I lettori della rivista hanno così la possibilità di tenersi al corrente sugli aspetti più avanzati del pensiero psicoanalitico contemporaneo.” E Pier Francesco Galli si è espresso in questi termini: “Ricerca Psicoanalitica esprime la linea culturale e di ricerca di un gruppo che presenta la prospettiva psicoanalitica relazionale senza ridurla a paradigma di “scuola”, ma come spazio epistemologico interlocutorio per l’elaborazione teorica e clinica, nella migliore tradizione dell’analisi interminabile”.
Tutto questo potrebbe sembrare pubblicità, ma devo dire che, personalmente, ho fatto un’esperienza molto positiva. Infatti, mi sono avvicinato alla rivista prima di conoscere i fondatori e i membri della SIPRe e quando mandai per la prima volta un mio articolo (che riguardava Kohut, l’empatia e il controtransfert) alla redazione della rivista, composta da un gruppo di colleghi di cui non ne conoscevo personalmente nessuno, lo feci più che altro per scommessa e perché mi piaceva la rivista, ma con la convinzione che, nella migliore delle ipotesi, mi avrebbero risposto gentilmente e avrebbero declinato l’offerta. Infatti, non essendo nato ieri, ho ben presente la realtà culturale e professionale che domina nel nostro paese, dove ogni associazione è una lobby (diciamolo in inglese) e ogni istituzione è totalmente al servizio degli interessi di potere dei facenti parte. Rimasi perciò assolutamente stupito, quando la redazione mi fece capire che il mio lavoro era stato letto e discusso con interesse e mi fece pervenire delle osservazioni estremamente utili che mi consentirono di svilupparlo in meglio; dopo di che me lo pubblicarono in un giro di tempo molto breve!
L’articolo di fondo di questo numero di SCRIPT, cioè il saggio di Owen Renik sulla self-disclosure, proviene dalle pagine di Ricerca Psicoanalitica che ne possiede il copyright per l’Italia e gentilmente ci ha concesso la pubblicazione.
Non mi resta che aggiungere che la rivista è distribuita per abbonamento, ma si trova anche in tutte le librerie Feltrinelli e che molte altre notizie, oltre all’archivio per autore e per titolo, si possono trovare on-line sul sito della SIPRe: www.sipreonline.it .

Di Alberto Lorenzini


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