Presentazione del Convegno
Dott.ssa Ilenia Mercuri

Il giorno 18 Marzo 2012 l’APDP (Associazione Psicologia Deficit Parentale) ha promosso un convegno dal titolo “Ricordando Alice Miller”.

Alice Miller, psicoterapeuta polacca, è morta due anni fa, all’età di 82 anni. Ha esercitato per vent’anni la professione di psicoanalista, salvo poi abbandonare la pratica analitica per intraprendere una nuova strada ed un nuovo modo di concepire la pratica clinica. Ha focalizzato la sua attenzione principalmente sull’infanzia. E percorrendo la nuova strada, quasi totalmente in solitudine, ha cercato di mostrare con i suoi scritti che le radici della violenza provengono proprio da lì. Da quando, piccoli di uomo, veniamo trattati con violenza o con indifferenza da coloro che dovrebbero dispensarci cure, amore e protezione. Le conseguenze del modo in cui trattiamo i nostri bambini quando sono piccoli sono evidenti in tutta la società, su larga scala. Una società stretta nella spirale della violenza, che non può che funzionare in maniera irrazionale e disfunzionale. Bambini infelici che diventeranno adolescenti violenti e futuri genitori che maltratteranno a loro volta i propri figli. E tanto più il bambino è costretto a reprimere i suoi autentici sentimenti di rabbia e paura, tanto maggiore sarà la forza con la quale la società adulta tenderà a non vedere, negare e reprimere tale dinamica. Ed è proprio in questa negazione che alloggia comodamente la nevrosi. La Miller dimostra chiaramente, attraverso le vite di illustri personaggi e una serie di esempi clinici, come tutto questo sia come un’equazione matematica, una di quelle equazioni che ammettono una sola possibile soluzione. Ma l’unico modo per scappare dalla stretta morsa che ci tiene intrappolati all’interno di questa spirale è il divenire consapevoli di tale dinamica, e riuscire finalmente a riconoscere ed esprimere i propri autentici sentimenti. Per raggiungere tale scopo è necessario trovare sul proprio cammino qualcuno che creda nella nostra storia, che prenda in seria considerazione i sentimenti feriti del bambino che siamo stati un tempo e, soprattutto, ci permetta di esprimere quei sentimenti di paura e di rabbia nei confronti di coloro che ne sono responsabili, i nostri genitori. E’ per questo che Alice Miller ha deciso, un giorno, di guardare con nuova lucidità alla propria storia e di allontanarsi dall’Associazione Psicoanalitica. Certa che, l’unico modo per aiutare i propri pazienti, fosse stare dalla loro parte. Non assolvere i genitori da ogni colpa, come finora tutti, prima di lei, avevano deciso di fare.

L’APDP è un’associazione formata da un gruppo di psicoterapeuti che intendono schierarsi dalla parte del paziente. L’incontro con questa autrice, per tutti noi, è stato un chiaro segnale di svolta. Un nuovo sentiero da percorrere, certamente più periferico, meno battuto, poco conosciuto, ma senza ombra di dubbio il migliore per raggiungere la meta. Il fatto che ci piace definirci come “testimoni consapevoli”, per usare un termine molto caro ad Alice Miller, non poteva che spingerci ad organizzare un convegno per ricordarla. Quasi un atto dovuto ad una donna che ha avuto il coraggio di affermare le proprie idee, di dimostrare quanto fossero evidenti i nessi tra la sua teoria e tutto ciò che nella società di oggi accade. La voce di una studiosa, una psicoterapeuta, una donna, sempre attuale.

Grazie Alice Miller. Per aver cambiato non solo il nostro modo di concepire e di praticare la psicoterapia, ma soprattutto il nostro essere persone, figli e di conseguenza genitori.

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